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al testo di Nicola Lo Bianco
Cristofalo, II strofa
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II Mentre invece Cristofalo era quieto, bello disteso sulla brandina dietro l’altare aspettava nel mentre rideva e contava le stelle col dito puntato sopra di lui il cielo brillava dal tetto sfondato mamà quante sono!sono come la rena del mare uno spavento diceva Sciaverio ogniqualvolta che usciva a pescare paro coi remi dritto Cristofalo non ci pensare pensa che sono l’alme innocenti che stanno a guardare. Ora chissà se Sciaverio mi vede dal fondo del mare. da Cristofalo, inedito
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cristiana fischer
- 24/09/2014 18:13:00
[ leggi altri commenti di cristiana fischer » ]
non mi è chiaro questo passaggio, Nicola "paro coi remi dritto", perché è lì che si capisce che Sciaverio va a fondo, no? è il solito linnocente Cristofalo, natura e storia nel suo corpo Cristofalo è il ragazzo di Respiro, il film di Crialese
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